A convincere il critico sono soprattutto le scene in cui gli autori mostrano di aver compreso la lezione dei teen drama americani: «I momenti migliori de I liceali - osserva Aldo Grasso - restano quelli in cui la scrittura non si sottomette al macchiettismo (come insegnano i teen drama americani) e agli stereotipi della commedia, ma cerca invece uno scatto di «verità» nella rappresentazione della scuola e di chi la fa vivere ogni giorno».
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