«Il restauratore - spiega il regista e sceneggiatore - è un uomo che ha una ferita profondissima: si è vendicato, in passato. E questa ferita, questo dolore, gli danno una sensibilità che prima non aveva. La sensibilità è esattamente l'attenzione verso gli altri, verso il mondo che gli ruota intorno».
«L'idea della serie - aggiunge - parte proprio da questo e per questo: raccontare che se c'è in ognuno di noi una attenzione, una sensibilità particolare verso gli altri, verso le persone che ci sono accanto, possiamo recepire i problemi di queste persone, migliorare le loro vite e di conseguenza migliorare anche le nostre».
Il video: intervista a Salvatore Basile
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