Il regista ha incontrato Luca Zingaretti. Gli ha raccontato la sua idea: «Gli ho spiegato come volevo realizzare il film, sopratutto come volevo filmare lui, il suo viso che tutti identificavano come il Commissario Montalbano, dicendogli una cosa che a molti attori potrebbe apparire come un rischio inaccettabile: 'Alla fine di questo film tu sarai sempre un attore noto ma sconosciuto perché non resterà nulla di ciò che eri, tranne il tuo talento'. Luca, entusiasta come non mi sarei mai aspettato, si è affidato completamente alle mie scelte (...)».
E così Luca Zingaretti, con l'aiuto di «un eccezionale truccatore e di un altrettanto eccezionale parrucchiere», si è nascosto nel personaggio, si è trasformato nel personaggio. E il risultato, già visibile nelle foto di scena, sarà sotto gli occhi di tutti il 22 maggio, alle 21.20, quando Raiuno trasmetterà I 57 giorni.
Mai vista una fiction così scadente.
RispondiEliminaA parte l'ottima, misurata interpretazione di Lorenza Indovina, tutti gli altri personaggi sono rimasti schiacciati in dialoghi e situazioni costruite e girate in maniera puerile, banale, retorica, didascalica. Persino la musica di Morricone risulta sempre invadente, fuori tono e fuori luogo.